Figlia
di chef romani, per volontà del padre si ritrova a Milano, presso alcuni
conoscenti che gestiscono la cucina della struttura dove sono ricoverati
Ninetta e Marino. Lavora alternando momenti di svogliatezza a momenti di
impegno. Persona molto semplice, ma con atteggiamenti coatti che ogni tanto
cerca di correggere, un po’ ribelle, finisce per comprendere e accettare la
triste realtà dell’abbandono dei ricoverati da parte dei propri familiari e
della solitudine cui sono lasciati all’interno della struttura stessa.
Cinzia Cuffari
Nel
2010 Cinzia si avvicina in punta di piedi a un corso di teatro presso
l’associazione culturale CONTEATROVIVO a Pioltello. Si considera timida,
indipendente e un po’ emotiva.
Scopre,
sperimenta e si appassiona giorno per giorno a personaggi e storie, tutto gira
come una girandola dai mille colori e dalle forti emozioni e
non ne può più fare a meno. Va in scena con i primi saggi, tra fiabe e
racconti; uno sopra tutti la
rivisitazione di un originale Pinocchio.
Ha
partecipato a numerose rappresentazioni: con la Compagnia teatrale IL LAMPIONE
di Arosio (2012, Occhio alla spia di John Chapman e Michael Pertwee, 2013 Non tutte le volpi finiscono in pellicceria
di Gianni Orsetti e 2014 Delitto al Castello di Aldo Cirri), e con la scuola di
teatro STETURNAI TEATRO (2012, Il medioevo) e partecipa nel 2013
all’inaugurazione della Galleria d’arte CARDAZZO in Milano, eseguendo una
performance di un duetto amoroso sulle basi di Paganini. Con l’associazione CONTEATROVIVO ha messo in
scena lo spettacolo Oh capitano mio capitano, tratto dal film L’Attimo fuggente.
Accetta
di far parte dell’allegra, frizzante e calorosa compagnia DISTRACTORS, perché
le sue parole d’ordine sono divertimento, cuore e amore per l’arte, e si
appassiona sempre più alla semplice coatta dal cuore grande: Flaminia.
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